lunedì 4 novembre 2013

L'amore ai tempi di BlaBlaCar

"E tu perché viaggi?" "Ho la ragazza a Trento"
"E tu perché viaggi?" "Ho il ragazzo a Grassano"
"E tu perché viaggi?" "Ho la ragazza a Genzano"

Ogni passaggio preso o dato è stato un viaggio attraverso storie, per lo più d'amore.
Storie a distanza, che l'uso condiviso di un'auto rende più vicine, più concrete.
La mia domanda, dopo il "perché viaggi", resta sempre "E' possibile un amore a distanza?".
Raccoglierò, viaggio dopo viaggio, attraverso le storie di questo pezzo d'Italia una sintesi di ciò che si pensa o quanto si crede nell'amore...ai tempi di BlaBlaCar.
Un pezzo d'Italia fatto di persone che hanno fiducia nel prossimo, che fanno del prossimo un compagno di viaggio e un collaboratore nella costruzione di storie di vita possibili, in cui la distanza si riduce anche grazie al prossimo, a quello sconosciuto portatore di storie che accompagna, ascolta, parla, condivide il tempo di qualche centinaio di chilometri con un altro sconosciuto.
Un pezzo d'Italia che crede nell'altro, e nell'amore.



_______ 1 ________ E tu ci credi all'amore a distanza?
"No, sai, scusa la domanda personale... Sono stata invadete. No, ma sai, è perché anche io ho una storia a distanza, anzi la vorrei. No, cioè, non è che la vorrei a distanza! E' la storia che vorrei. Ma per ora non può che essere a distanza... E cerco di capire, confrontandomi con altre persone, se è possibile... Tu... tu che ne pensi?"
"Ehehehe è una domanda difficile... soprattutto per uno che si occupa di scienze matematiche e che, forse, tende a razionalizzare molto. Io e Lisa stiamo insieme da tre anni. Abbiamo deciso di provare a stare insieme quando già la mia application per il dottorato era stata accettata... in Austria. Certo, Trento-Austria non era tanto distante, e io ho passato lunghi mesi a Trento, e Lisa è venuta a trovarmi spesso in Austria. La distanza c'era, ma era relativa... Ci si vedeva abbastanza spesso. Non che, quando ero in Austria, non ci fossero state tentazioni altrove. Spesso ho avuto l'occasione di avere storie, appunto occasionali. Ma ogni volta mi son chiesto "Vale la pena mettere in discussione una relazione che mi fa stare bene?" e mi rispondevo che no, non ne valeva la pena. Poi, ci siam fatti un discorso da adulti, Lisa ed io: ci piacevamo e ci volevamo bene e, quando abbiamo deciso di stare insieme a distanza, ci siamo detti che potevano provarci, che finché stavamo bene insieme sarebbe durata, ma nel momento in cui uno solo dei due avesse cominciato a star male ci saremmo parlati con franchezza e avremmo provato a risolvere insieme, magari tornando piano ad essere amici o ex-cordiali. In fondo ci vogliamo molto bene e non vedo perché escludere dalla mia vita una persona che ne ha fatto parte in modo così importante. Avevamo deciso di andare a convivere dopo il mio dottorato, sai? Ma poi a Trento non ho trovato lavoro e non mi andava di rinunciare a questa occupazione qui. Abbiamo pensato che da disoccupato depresso sarei stato male e comunque la nostra storia ne avrebbe risentito. Per cui, ragionevolmente, abbiamo cambiato i nostri progetti. Flessibili come il nostro lavoro e la nostra vita. Per cui, eccomi qui a fare il pendolare. Un weekend torno io a Trento, un weekend è Lisa che viene a trovare me. Per ora va bene. Stiamo bene. Finché è così, va bene."
"Insomma... fai un'analisi molto razionale. Da adulto."
"Sì, certo. Non si può più vivere l'amore con gli stati febbrili adolescenziali, non a distanza e non alla nostra età."
"Quanti anni hai?"
"Ventotto."
"Capisco."


_______ 2 ________ E tu ci credi all'amore a distanza?
"A volte sì, a volte no... Con Massimo abbiamo deciso di riprovarci da poco..."
"Riprovarci?"
"Sì, siamo stati insieme tanto tempo e tante volte. Quando ho cambiato lavoro, ho avuto un momento difficile e non abbiamo retto. Lui non ha retto, io ero nervosa e intrattabile. Ora che da qualche mese sono stata confermata con questa nuova occupazione, dopo il salto nel vuoto, ci siamo riavvicinati..."
"Salto nel vuoto perché lasciavi un lavoro con un buon contratto per uno incerto?"
"Eh, sì..."
"Sei stata coraggiosa, brava!"
"Eheheh, grazie... Ma lui non è stato coraggioso quanto me, o meglio, non ha saputo sostenermi nel momento più difficile. È facile stare insieme ad una persona quando sta bene e dà tanto...e poi lasciarla quando bisogna darle qualcosa..."
"Ma tu l'hai perdonato..."
"Non lo so. È che da quando mi sono innamorata di lui, anche nei lunghi periodi di lontananza, non sono mai riuscita ad amare un altro allo stesso modo. Massimo è Massimo. Quello che provo per lui è unico, e nemmeno gli anni riescono a cambiare questo debole che ho per lui. E credo che anche per lui sia lo stesso."
"Da quanto tempo?"
"Sono undici anni più o meno che ci conosciamo. Insieme di fatto non so quanto siamo stati insieme. Ora son circa sette mesi che siamo di nuovo una coppia, anche se a distanza, andando su e giù per l'Italia, dall'Emilia alla Basilicata... Ma alla fine non abbiamo mai smesso di far parte l'uno della vita dell'altro..."
"E tu quanti anni hai?"
"Trentadue"
"Capisco"



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